LETTERA SECONDA.

Agosto, 1796.

Dopo avervi dato, mio caro Professore, un’idea delle tre maniere, con cui
si vengono ad eccitare, in virtù de’ semplici combaciamenti di Conduttori
dissimili, tanto le contrazioni spasmodiche ne’ muscoli, specialmente volon-
tarj (a) , sottoposti alle prove del così detto Galvanismo, quanto le sensazioni
di sapore, or ossico (acido) or alcalino, sulla lingua, d’istantaneo chiarore nel-
l’occhio, di bruciore nelle piaghe, ed in certe parti dotate di una squisita sen-
sibilità (quali sono gli orli delle palpebre, massime verso l’angolo interno, e
la glandola lacrimale); tutti i quali fenomeni, con altri molti, sono scoperte
da me aggiunte a quelle di GALVANI: dopo, dico, avervi dato un’idea sufficiente
delle tre maniere atte od incitare, e mettere in corso il fluido elettrico, onde
quelle convulsioni e sensazioni; le quali tre maniere o combinazioni si riducono
poi tutte a fare entrare nel circolo tre almeno conduttori diversi; cioè la 1a
due metalli, o conduttori di prima classe di differente specie, che toccandosi im-
mediatamente da una parte comunichino dall’altra per mezzo d’uno o più
conduttori umidi, ossia di seconda classe; la 2a un solo metallo frapposto a due
conduttori umidi tra loro diversi, e comunicanti; la 3a finalmente tre conduttori
umidi, ossia della seconda classe, ma tutti tre diversi: dopo essermi esteso in
particolar modo sulla 2a e 3a maniera (b) , perchè meno conosciute, ritorno