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non sempre (come ho fatto riflettere e qui (§ 48), e più di proposito nelle citate
Lettere al Vassalli) colle rane preparate di tutto punto e di fresco, che siano
cioè al sommo grado eccitabili.

§ LIII. Intanto le condizioni richieste anche in queste sperienze coi soli
conduttori umidi o di seconda classe, perchè il fluido elettrico sia messo in una
corrente valevole a produrre in qualche modo le convulsioni nella rana, sono
sempre, che ne entrino nel circolo tre o più ben diversi tra loro. Ben lungi
dunque che si contrastino, e tendano a rovesciare le mie idee e i miei principj,
come si è voluto da taluni far credere, servono anzi mirabilmente d’appoggio
ai medesimi, venendo ad estendere e generalizzare il principio da me stabilito,
che i conduttori divengano motori nei combaciamenti eterogenei, vale a dire
di due differenti tra loro; ed a confermare la bella legge, che ne siegue, cioè
che fa mestieri ne entrino nel circolo almeno tre differenti, perchè si determini
una corrente elettrica, ec.

§ LIV. Ecco in che consiste tutto il secreto, tutta la magia del Galvanismo.
Ella è semplicemente un’elettricità artificiale, che vi giuoca mossa dai contatti
di conduttori diversi. Sono questi che propriamente agiscono i veri originarj
motori: tal virtù compete ai soli metalli, o conduttori di prima classe, come
avrebbe forse potuto credersi, ma a tutti generalmente, più o meno, secondo
la varia lor natura e bontà, e però in qualche grado anche ai conduttori umidi
o di seconda classe. Attenetevi a questi principj e voi spiegherete chiaramente
tutte le sperienze fatte fin qui; senza dover ricorrere ad alcun altro principio
immaginario d’una elettricità animale propria e attiva degli organi, voi ne
inventerete anzi delle nuove, e ne predirete il successo, come ho fatt’io, e con-
tinuo a fare tutti i giorni: abbandonate questi principj o perdeteli di vista,
e non troverete più in questovasto campo di sperimenti, che incertezze,
contraddizioni, anomalie senza fine, e tutto vi diverrà un enigma inesplicabile.