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punto il piede d’argento; ma tosto che veniva ad impugnarlo, e a misura che
lo abbracciava e stringeva colle sue mani prima ben umettate, eccitavasi
sulla lingua tuttora immersa un sapor acido deciso e assai forte.

§ XLVI. L’esperienza riusciva egualmente, a riserva che l’effetto era a
proporzione più debole con una catena di due, tre, o più persone tenentisi
per le mani immollate d’acqua, la prima delle quali stava con la punta della
lingua immersa nell’acqua della tazza di zinco, e l’ultima veniva ad impu-
gnare il piede d’argento.

§ XLVII. Or se queste sperienze del sapore prodotto sulla lingua intinta
nell’acqua pura, in virtù dei combaciamenti di due metalli fra di loro, e di cia-
scuno di essi coll’acqua nel divisato circolo conduttore ossia per l’interposi-
zione di uno o più conduttori acquei fra due metalli diversi; se, dico, queste
sperienze sono sorprendenti, le altre dei sapori eccitati o cambiati per l’inter-
posizione invece d’un solo ed unico metallo a due liquori diversi non lo sono
già meno, e compajono altronde più nuove. Queste sperienze divengono poi
maggiormente interessanti per ciò ch’elleno ci scoprono la ragione del sapore,
che si gusta nell’acqua, e di quello più o meno esaltato od alterato di molti
liquori, bevuti questi e quella in tazze di metallo, e specialmente di stagno,
piuttosto che in tazze di vetro o di porcellana. Applicando il lembo esteriore
della tazza metallica al labbro inferiore umido di scialiva, e prolungando la
lingua fino a lambire l’acqua, il latte, la birra, il vino ec. contenuti nella tazza,
o veramente inclinando questa, come si fa nel bere, si compie pure il circolo
conduttore, in guisa, che il metallo trovasi interposto ed applicato a combacia-
mento a due umori notabilmente diversi, cioè la scialiva che bagna il labbro
inferiore, e l’acqua od altra bevanda contenuta nella tazza. Or bene, tanto
basta per dar luogo ad una corrente elettrica per la via di detto circolo; cor-
rente più o meno forte, secondo che i due umori s’incontrano più differenti
tra loro; corrente che non può a meno di eccitare alla sua maniera i nervi
sensibili del gusto compresi in esso circolo ec.

§ XLVIII. Oltre le due maniere considerate fin qui di eccitare una cor-
rente elettrica, cioè pel mezzo d’uno o più conduttori umidi, o di seconda
classe, interposti tra due metalli o conduttori della prima, contigui e differenti
fra loro; oppure inversamente per mezzo di un conduttore di questa prima
classe frapposto a due della seconda pur differenti e contigui; delle quali due
maniere vi ho espressi i tipi nelle fig. 1, 2; oltre queste due, vi ha una terza
maniera d’incitare similmente il fluido elettrico, sebbene ciò siegua con molto
minor forza, a segno che giunge appena a scuotere una rana compitamente
preparata, e fornita ancora della maggior vitalità Questa nuova maniera
consiste a far entrare nel circolo pur anco tre conduttori diversi, quantunque
tutti della seconda classe, tutti conduttori umidi, senza l’intervento cioè di
alcuno della prima, di alcun metallo: ciò che si è creduto fare una forte obie-
zione e portare un gran colpo ai miei principj.