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intrisi i due capi dell’arco, non è perfettamente la medesima;se questa trovasi
indebolita o stemperata da una parte più che dall’altra, ec.

PROVA IV.

Lavate e nettate con tutta accuratezza uno dei due capi dell’arco, lasciando
l’altro più o meno intriso, e sporco del liquore o sostanza eterogenea: le con-
vulsioni nella rana non mancheranno di ricomparire all’atto di completare
il circolo colla immersione d’ambi i capi di esso arco.

PROVA V.

Finalmente, detergeteli ambedue, ed asciugateli, oppure lavateli e rila-
vateli nella stessa acqua: niuna convulsione più coll’immersione loro ne’ bic-
chieri come nella prima prova.

§ XL. Propongo per le prove di confronto or ora descritte i liquori o so-
stanze viscide piuttosto che le saline, perchè queste dissolvendosi troppo presto
nell’acqua, succede qualche volta, che le convulsioni della rana, s’ella è compi-
tamente preparata e molto eccitabile, abbian luogo, malgrado che siansi in-
trisi del medesimo liquor salino ambedue i capi dell’arco metallico; e ciò perchè
tuffandoli un dopo l’altro (e ben si vede ch’egli è pressochè impossibile di farlo
nello stesso istante) nei due bicchieri d’acqua, un capo dell’arco perde maggior
porzione che l’altro del liquore o sostanza salina aderente, o almeno quella che
ritiene trovasi più allungata d’acqua, indebolita od alterata, di modo che egli
non è più propriamente il medesimo liquore, che riveste le due estremità del-
l’arco; e siam quindi nel caso dell’eccezione sovr’accennata nella prova III.

§ XLI. Propongo poi anche l’argento a preferenza degli altri metalli,
come uno di quelli che sono meno soggetti ad essere attaccati e alterati dal con-
tatto de’ liquori salini. Lo Stagno, lo Zinco, il Piombo, il Rame, l’Ottone, e
soprattutti il Ferro sono inoltre suscettibili di contrarre un’alterazione dure-
vole, in guisa che degl’archi di questi metalli e specialmente di ferro, ritengono
talvolta lungo tempo la facoltà di eccitare le convulsioni nelle rane di fresco
preparate, e al sommo eccitabili, al primo immergere le due estremità di tali
archi nei due bicchieri d’acqua, malgrado che si sia presa tutta la maggior
cura di lavare e nettare quella parte del metallo, che tale o tal altro liquore
salino avea attaccata. E già basta, come ben comprendete, un’alterazione
superficiale. Altronde queste alterazioni del metallo si manifestano sovente
all’occhio medesimo con qualche macchia gialla, rossigna, o scura, che diffi-
cilmente si può togliere.