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duttore del fluido elettrico, onde ne verrebbe troppo impedita la corrente.
Li scelgo io dunque di due linee di diametro, o meno ancora, per le prove
sull’acqua contenente una dose notabile di qualche sale, giacchè allora è
molto più conduttrice, e di 3 in 4 linee per l’acqua semplice.

SPERIENZA I.

Comincio dunque a far le prove con riempire il tubo ripiegato, che sta
da se, o i due tubi, che stanno nel bicchiero di acqua impregnata di muriato
di soda (sal comune) tantochè si senta anche dalla lingua molto salata; e
con introdurvi uno quà, l’altro di ne’ capi cioè opposti, due fili d’oro piut-
tosto grossi, o ripiegati più volte se sono molto sottili, e meglio ancora che
d’oro, di platina, che trovo in molte di tali sperienze più adatta. Sottoponendo
ora un tal apparatino all’azione dell’elettro-motore nella solita maniera,
veggio comparir tosto lo sviluppo dei gas attorno ai respettivi fili metal-
lici, tanto più copioso, quanto è l’elettro-motore più attivo, ma pure copioso
abbastanza anche quando sia desso composto di soli otto, o dieci gruppi di
rame, zinco, ed acqua salata, sol che trovisi nel migliore stato. Passato un’ora,
o meno, talvolta passati pochi minuti, od un minuto solo, secondo la forza
dell’elettro-motore, ecco già comparire qualche segno di alcali libero nel-
l’acqua, in cui pescando il filo metallico comunicante al polo negativo, si
è svolto, e continua a svolgersi gas idrogeno; e nell’altr'acqua, in cui pesca
il filo di platina comunicante al polo positivo, e dalla quale svolgesi gas
ossigeno, comparire, se non così tosto, poco dopo dell’acido muriatico os-
sigenato parimenti libero, oltre quello che ha potuto intaccare la platina,
di che vi appare qualche. segno (*) . Che se l’alcali non è ancora sensibile al
gusto, lo è alla prova di alcune tinture; l’acido poi si manifesta meno equi-
vocamente per quello che è, e più fortemente, all’odor suo proprio pungen-
tissimo, al sapore, allo scolorare piuttosto, che volgere in rosso le tinture