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di 85 di ossigeno, e 15 d’idrogeno, è stata principalmente fondata dai mo-
derni chimici la teoria della composizione, e decomposizione dell’acqua;
inammissibile poi quando si osserva, che lo svolgersi anche da poca acqua,
o il solo gas ossigeno, o il solo gas idrogeno in quantità non picciolissima,
dura delle ore e dei giorni, ove continui energica l’azione dell’elettro-motore,
o essendosi infievolita, se ne sostituisca un altro più potente.

Mancando una spiegazione soddisfacente di cotal comparsa separata
dei due gas, che è il primo fenomeno a presentarsi, non è meraviglia, che non
s’intenda neppure l’altro fenomeno susseguente, cioè la comparsa parimenti
separata dell’acido nell’un tubo, e dell’alcali nell’altro; intorno a che sono
state ancora più varie, e più disparate le opinioni, e regna tuttavia una grande
oscurità, comechè siamo venuti in cognizione di alcuni nuovi fatti, e sco-
perto siasi più d’un errore? Tratteniamoci un poco su questo soggetto.

La picciolissima quantità sì di acido, che di alcali, che si era potuto ot-
tenere in tali prove, anche con elettro-motori molto attivi, anche protraen-
done l’azione sopra l’istessa picciola quantità d’acqua ad ore, e giorni, non
ci avea concesso di poter determinare di quale specie fosse l’acido, e di quale
l’alcali. La maggior parte de’ fisici, e chimici congetturavano, ed io stesso
opinava, che incontrandosi per avventura nell’acqua sottoposta a codeste
esperienze più o meno di gas azoto, un residuo cioè di questo, quand’anche
si fossero adoperati mezzi per ispogliarla d’aria, l’acido fosse il nitrico, che
potea benissimo formarsi da esso azoto, e dall’ossigeno fornitogli dal gas
ossigeno ivi nascente, o diciam meglio da una parte di esso ossigeno, che al-
l’atto di svolgersi nella decomposizione di alcune mollecole di acqua, anzichè
combinarsi col calorico, onde passare allo stato di gas, si combinasse con
detto azoto; e che l’alcali fosse l’ammoniaca, formata similmente dall’azoto
ospitante nell’acqua, come si è detto, e da una porzione d’idrogeno, che sot-
tratta alla quantità di gas idrogeno nascente si combinasse con esso azoto.

Il Sig. SIMON di Berlino fu il primo, che riguardo all’acido riconobbe, e
pubblicò fino dall’anno 1801 (*) , che esso non era altrimenti il nitrico, come
comunemente credevasi, bensì il muriatico; ma avendo egli adoperato nelle
sue sperienze per chiudere inferiormente i due tubi, e farli a un tempo co-
municare, de’ turaccioli di carne, ossia de’ grossi pezzi di muscolo, credè
svolto da questa sostanza animale un tal acido, e non cercò altro; vi fu,
chi spingesse più oltre un tal ritrovato, fino a PACCHIANI Professore di Pisa,
che pubblicò l’anno scorso 1805 con varie memorie alcune sue sperienze,
in cui avendo ottenuto coi fili d’oro l’acido muriatico, quando ossigenato,
e quando comune dall’acqua semplice, e pura, com’egli crede, ha voluto de-
durne, che essa acqua contenga tutti i principj costituenti di tal acido, cioè,