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l’acqua piovana, o distillata, che ne mette fuori un minimo, ne contenesse
pure qualche atomo: il che basta. Resta però a spiegare non solo riguardo
a quest’ultima sperienza, ma riguardo a tutte le precedenti, come tenendo
l’acqua dapprima in dissoluzione, non l’acido, o l’alcali libero, ma un mu-
riato perfettamente neutro, compaja poi e l’uno, e l’altro libero ne’ respettivi
tubi. Come mai diviene in quello predominante l’acido, in questo l’alcali?
Cosa diviene dunque, o cosa patisce l’alcali per l’ossigeno, che si svolge da
quell’acqua, quì l’acido per lo svolgimento dell’idrogeno; giacchè vengono
come spenti, o sopiti? Quale o combinazione, o decomposizione soffron essi?
Queste ed altre sono le questioni, a cui fin da principio ho confessato, che
non sono peranco in grado di rispondere, e sulle quali vo meditando nuove
sperienze, e tentativi per risolvere.

J 85.

Se il tubo ripiegato A B C contenga acqua piovana o distillata puris-
sima, e due grossi fili di platina a c, i quali comunichino rispettivamente per
mezzo di altri fili od asticette metalliche colle teste D E, di due pile moventi
il fluido elettrico nella direzione che indicano le due freccie, non si otterrà
che piccolissimo e tardo sviluppo di gas nei due bracci A B, quand’anche
le pile trovinsi in ottimo stato di azione, e composte di 20. coppie di rame
e zingo ciascuna.

Se all’incontro all’acqua del tubo ripiegato siasi aggiunto un centesimo
di acqua satura di sal comune lo sviluppo di gas ossigeno nel braccio A, e
di gas idrogeno nel braccio B sarà prontissimo, e copioso, ed a capo di un mi-
nuto l’acqua di B darà già segno di qualche alcalinità; ed a capo di un quarto
d’ora ne darà l'acqua di A di acidità, edi acido muriatico ossigenato. Dopo